ma59ro

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  1. Dunque: 1.068 corrisponde ad una lettura Brix iniziale di 17.2 circa (giusto?) Se alla fine hai letto 9 brix allora: Trasformo Brix in Plato: lettura iniziale: 17.2/1.04=16.54 lettura finale: 9/1.04= 8.65 FG = 1.53*lettura finale - 0.59* lettura iniziale FG = 1.53*8.65 - 0.59*16.54 = 13.24 - 9.76 = 3.48 (plato) e poi trasformato plato in densità = 1000+3.48*4= 1000+13.92 = 1014 circa in un'unica formula FG=261/(261-(1,53*(9/1,04)-0,59*(17.2/1,04)))=1.014 Ne deduco che forse è la lettura con il densimetro che non è precisa. Sembrerebbe complicato ma se conosci excel puoi fare una tabella che riporta tutti i valori iniziali in riga e quelli finali in colonna e il gioco è fatto una volta per sempre. Ciao
  2. No, la misurazione del rifrattometro viene bene anche alla fine della fermentazione. Ci sono formule che compensano la presenza dell'alcol. Importante è sapere qual è la densità iniziale e quella finale della fermentazione e poi ottieni il valore esatto. Sono formule riportate in alcuni siti - es. Max Faraggi e cerca 'misurare con la luce' - Cerca nei vecchi post e trovi qualcosa. Ciao Se scrivi i valori OG e FG ti dico quel è il risultato esatto di conversione Ciao
  3. ma59ro

    Koelsch

    Direi che hai fatto una buona ricetta. Ok le temperature di mash anche se io per la koelsh farei più 62/63 gradi. E' una birra che deve attenuare, meglio se oltre 80% e per questo diminuirei il tempo a 70 gradi. Se fermenti a 18 credo che il safale o5 vada bene, io ho sempre usato un lievito liquido. E' una birra che vuole un lievito neutro
  4. Mi dispiace contraddirti ma la lettura è perfetta. Non so che formula usi ma partendo da una OG di 1045 la lettura finale Brix di 6.2 corrisponde appunto a 1010 di FG. Mi sa tanto che devi rivedere la formula di conversionve Maurizio
  5. ma59ro

    crusca

    E' una tecnica già usata (e scritta in letteratura). Non si usa la crusca. Si usano le bucce di riso che puoi trovare se abiti vicino a zone dove lo si coltiva, dopo la trebbiatura. Oppure si compera. Alcuni siti americani lo vendono in pacchetti sotto vuoto. Ne parla sia Daniel in Designing great beers che Randy Mosher in Radical Brewing. Io ho la fortuna di abitare in una zona di coltivazione e l'ho sperimentato in tre birre: una Wit, una Weiss e una Weizenbock. Lo sparge delle weiss/weizenbock è durato nei normali tempi di filtraggio (non più di 3/4 d'ora con efficenza tra 75 e 80%), non lascia aromi che possono disturbare. Ciao
  6. Per Bho: io abito in appartamento, ho solo una cucina abitabile e mi organizzo per bene. Non è poi così difficile. Per elettricista: non mi riferifo ai filtraggi ma ad affrontare una birra con aggiunte particolari che sono sicuramente interessanti ma, ribadisco la mia posizione, vanno fatte quando si padroneggia il processo di birrificazione e si conoscono bene gli ingredienti. Per i video: credo che se cerchi su youtube trovi qualcosa fatto soprattutto da americani. Maurizio
  7. Solo alcune considerazioni: 1) e ... cominciare con una ricetta normale, acqua malto luppolo e lievito?, capire come funziona e poi sperimentare? 2) si filtra prima della bollitura per separare il mosto ricco di zucchero intrappolato nell'impasto; si fa bllire con le varie porzioni di luppolo per amaro e per aroma; si fa il travaso nel fermentatore evitando (o filtrando) che non finiscano nel fermentatore proteine coagulate o i fiori di luppolo (per questo meglio usare gli hopbags) 3) non so dove hai trovato questa ricetta ma se sei alle prime esperienze ti consiglio di fare ricette senza particolari aggiunte (cioccolata) per capire quale livello di pulizia della birra riesci a fare, quali aromi della birra percepisci (malto? luppolo? dal lievito o di lievito?) così da poter migliorare la tua tecnica di produzione. Poi in un secondo momento puoi sperimentare con aggiunte personali. E' solo una mia opinione, naturalmente Maurizio
  8. Se ti prepari l'attrezzatura minima necessaria per non perderti nelle fasi di birrificazione, e se impari bene il processo dalla a alla z così che ti organizzi tutte le cose a portata di mano, fare AG è molto più facile di quello che pensi. Provare per credere! Maurizio
  9. Scusami Bho, ma quello che scrivi è in parte impreciso e può indure in errore. Un kit è una birra preparata pronta per essere fermentata, è stato risparmiato al birraiolo gran parte del lavoro. Questo non ha niente a che vedere con la fermentazione. Anzi! la scelta di un lievito,secco o liquido, garantisce un risultato migliore al kit scelto per il semplice motivo che il lievito è una componente essenziale del prodotto finito, non semplicemente trasformazione di zuccheri in co2 e alcol. Quindi si può scegliere un lievito adatto al tipo di kit e utilizzarlo alle temperature previste. Se proprio non si vuole cambiare il lievito fornito nei kit (in genere un lievito ad alta fermentazione) deve essere usato pensando al risultato che si vuole ottenere: se il kit è uno a bassa fermentazione allora va usato alla temperatura più bassa permessa dal lievito (potrebbe essere 16 o 17°); se stiamo facendo una birra britannica usiamolo a 18 20 gradi; lo stesso per una belga anche se qui possiamo salire di due tre gradi senza rovinare il mosto che andiamo a fermentare. Ma MAI suggerire di fermentare genericamente tra 20 e 24, cosa che spesso viene intesa ancor più ampiamente con fermentazioni che salgono, salgono senza controllo... Possiamo dire di fermentare un kit lager, per esempio, con il lievito fornito ad alta, ma almeno diamo indicazini il più possibile utili a capire che cosa accade in relazione ai nostri comportamenti Maurizio
  10. ma59ro

    wit

    Vabbé, ma hai debito in matematica da recuperare. Con qualche birra...
  11. Non ho mai fatto Kit quindi non ti so rispondere, mi dispiace. Però ci sono ottime ricette AG... un buon motivo per cominciare a pensare di fare il salto di categoria. Maurizio
  12. Non aggiungere lievito se la fermentazione hai la certezza che è partita. Perché allarmarsi? e poi che aggiungeresti, un lievito per birre a bassa fermentazione facendolo lavorare a 23 gradi? Una scottish è peraltro una birra che andrebbe fermentata a temperature inferiori a 20 gradi. Un lievito a 23 gradi, quello standard fornito, è ad alta fermentazione ma non vuol dire che più è alta meglio va... Anche il lievito ad alta fermentazione, se non sai che tipo di lievito è, va usato suo 18/20. Inoltre: la scottish predilige una fermentazione neutra, ma se insisti con 23 gradi non avrai neutralità di aromi (prodotti secondari della fermentazione). I lieviti specifici per scottish hanno fasce di lavoro tra i 15 e i 17 gradi. Deve emergere l'aroma del malto non quello del lievito. Quindi ti consiglio di non aggiungere alcun lievito e di abbassare la temperatura di qualche grado, ne guadagnerà il prodotto finale. Maurizio
  13. ma59ro

    wit

    proviamo: attenuazione= - (fg/og)-1 = - (10/40)-1 = - 0.25 - 1= - 1.25 Non mi pare, che dici?
  14. Non ditemi che alla fine la questione si riduce solo ad un errore di battitura ("off flower" sta per "off flavour", il cui significato e' "aromi fuori posto")... Errore imperdonabile!!!! grazie di averlo rilevato Maurizio
  15. Il mosto va sempre riparato da possibili infezioni e se sta all'aria aperta senza coperchio.... i rischi sono notevoli. Evitando di alimentare ogni possibile polemica e fraintendimento faccio alcune considerazioni: - Doc(Antonio) ha speso molto di se stesso in questo forum, basta vedere il numero di post che ha scritto, con competenza tecnica ,e questo forse lo porta a stizzirsi quando vengono fatte decine di volte le stesse domande a cui è stato risposto decine di volte, oppure quando si tessono le lodi di una Pils o una lager con lievito da kit fermentata a 30°.... Vuol dire che mancano le minime cognizioni per la birrificazione (non mi riferisco alla tua esperienza odierna, Saverius. Ma è successo che alcuni abbiano fatto una lager fermentandola a 30 gradi e dicendo che era buona) - se avevi letto le guide prima di birrificare AG vuol dire che non sono sufficienti a guidare i nuovi utenti della birrificazione. Questo mi porta ad una considerazione: anche se cerchiamo in rete (youtube) troviamo molti filmati ma è l'organicità del processo che manca e che potrebbe effettivamente aiutare tutti i nuovi homebrewers. - Spesso le risposte date da molti utenti sono imprecise e questo porta ad errori o a false credenze che creano dei veri corti circuiti conoscitivi: da questo punto di vista bisognerebbe sempre riportarsi non solo ai più esperti (ma come riconoscerli? alcuni hanno fatto 1500 post in pochi mesi di iscrizione al forum... e i boccali spesso non aiutano). Alcuni nomi, che a volte scrivono poco hanno dato prezioni consigli agli altri partecipanti del forum ma devo dire che spesso (lo notava anche Pinco) le discussioni sono molto 'basse' e imprecise, spesso si discute senza riferimento ad alcun testo o ricerca solo sulla propria esperienza magari nata sul forum - senza offesa per nessuno. - Per quanto riguarda il termine off flower mi è venuto di getto. Leggo i testi in lingua e quindi mi rimane in testa il concetto in inglese (ma quanti altri ne usiamo in questo forum). Ma il senso era comprensibile. - @ Doc: nell'ultima riunione della Brasseria abbiamo discusso di un progetto interessante che a questo punto credo sia da approfondire - con Roberto, Stefano e tutti gli altri dell'associazione. Potrebbe essere una soluzione anche a discussioni come questa. - mulino: in un'altra discussione ti hanno consigliato di acquistare un mulino. Io ho modificato e motorizzato una macchina per la pasta, ma metto al lavoro mio padre vecchio artigiano. Personalemente non prenderei un Marga. Prenderei un vero mulino. - ultima cosa. Già in altri post ho espresso questa mia opinione (anche di recente con una discussione con Pinco): una birra ci può sembrare buona (magari lo sarà nel senso che non è infetta, sa di frutta che è una meraviglia..) ma se volevo fare una lager o una pils quella che ho fatto è una lager o una pils? o una IPA? oppure è una birra prodotta senza riguardo a specifiche regole stilistiche che alla fine si può bere? Ma è solo questo che vogliamo? Maurizio