igiul9213

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  1. se trovi un fisico, o se trovi su internet le formule lo calcoli più o meno facile e preciso... ti serve la temperatura del mostro, l'umidità della camera, il diametro della pentola, la concentrazione del mosto e il tempo .... solitamente la bollitura non si fa alta, quindi a parità di rate di bollitura puoi aggiustare la formula in base ai tuoi risultati e al rate di bollitura che usi
  2. proprio in questo istante legendo una ricetta di una witbier https://byo.com/bock/item/1647-witbier-style-profile
  3. aspetto un tuo commento sulla tua birra allora
  4. io ne ho messo un pò nella tripel, peò mi sa che ne ho messo troppo poco e io ( non ho un buon palato) nn la sento proprio... però ho letto che in birre stile belge si usa...
  5. come dice blem bisogna capire se il gioco vale la candela, che secondo me qundo si parla di birra artigianale vuol dire se il lavoro crea dei miglioramenti nella birra, come ad esempio il sapore, oppure l'incertezza del malto crea solo problemi
  6. in pratica ha fatto tt un carapils, più altro malto scuro abbrustolendo gli enzimi.... il malto industriale ha resa del 85% (per il pils) secondo me se si malta attentamente e si hanno dei grani con germinazione > 93% secondo me se nn si abbrustolisticono i grani in essiccazione si potrebbero arrivare a rese del 80%... poi ci vuole solo tanto lavoro anche se mi sto convincendo a fare una white visto che brouwland spediscegratis in olanda, devo solo portarmi le cose in valigia XD
  7. anzi la temperatura minima del suo forno era 70 gradi circa, ha usato il ventilatore, ma per irraggiamento i chicchi sullo strato superiore si sono "fritti"
  8. mi sa che sono 160F quindi una 70 di gradi centigradi... l'ha fatto per caramelizzare gli zuccheri dentro il chicco, voleva fare il malto crystal. l'ha fatto seccare a 50°C dentro il forno. ora da qui sorgono due constatazioni e una domanda... 1)forno a 50° vuol dire che vi sono punti in cui la temperatura è maggiore, specialmente sulla superficie del letto di malto, inoltre la termocoppia nel forno non è precisa, quindi anche se il forno dice di spegnersi a 50 gradi solitamente sono di più. 2)sui documenti consigliano prima di far seccare i grni nel forno, ridurre l'umidità perchè la troppa acqua dentro al chicco e il calore uccidono gli enzimi, mentre se essicchi a 50° ma hai un contenuto minore di acqua gli enzimi soffrono di meno quindi la resa del 35% la ha ottenuta secondo me perchè ha ucciso gli enzimi la domanda è: il malto carapils viene fatto ( da come ho letto ) tostando a 70° il chicco ancora umido, questo dovrebbe uccidere gli enzimi, quindi il malto carapils ha un basso potere?
  9. e leggendo anche sconsigliano di utilizzare delle teglie, nelle malterie industriali usano un "Pneumatic Germination Bed" che non e' altro che una teglia con fondo retato e una pompa che forza l'aria attraverso i grani
  10. c'e' anche questo documento in inglese molto breve ma esaustivo: http://www.bmbri.ca/PDF/Quality%20Factors%20in%20Malting%20Barley%20-%20May%202010.pdf dice che un malto di qualita' deve avere una germinazione almeno del 95% con un test di 3 giorni
  11. Ho trovato questo articolo in cui risciva ad avere una efficienza del 35% ma per colpa dell'essicazione: http://myadventuresinbrewing.blogspot.nl/2009/06/malting-barley-at-home.html
  12. chiedendo e leggendo ho trovato quello che dici tu ma un po' meno tragica come situazione. Il problema principale da quello che capisco non e' tanto la germinazione ma l'essiccazione che se mal fatta uccide gli enzimi. Comunque mi informero' meglio e vede se alla malteria della Bavaria mi danno qualche dritta. Se e' solo un problema di germinazione potrei anche pensare di eliminare i grani non germinati. leggevo anche che si trovano molte proteine nelle radicette, se non ben eliminate "affaticano" gli enzimi
  13. Per quanto riguarda tenere temperatura, umidita' e tutti i parametri del orzo in maltazione sotto controllo basta un PIC con un paio di sensori e di attuatori, ma fidati che in olanda ho visto fare da birrerie malto in modo abbastanza "old stile" quello che controllano il laboratorio e' il potere germinativo del malto e nemmeno lo definirei laboratorio. ne prendono un campione e contano quanto di 100 chicchi ne germogliano. io ho fatto lo stesso esperimento e avevano una resa del 93%. Cmq dei 500g iniziali piu' di 150g li ho buttati perche' ho tenuto l'umidita' troppo alta e si sn formate muffe non ostante avessero ben germinato. oltre che non ne voglio produrre molto, 2-3 chili li posso tenere sott'occhio senza PIC. Per quanto riguarda il lievito la mia ragazza e' biologa e in laboratorio si riesce a eliminare lieviti aggressivi o batteri dal saccharomyces. Comunque appena ritorno in Italia faro' i 2 chiletti di malto e vi faro' sapere
  14. Il lievito lo coltiverò a partire da un lievito preso dalle bucce di mele o dalla buccia dell'uva... ancora non ne so bene ma ho un mezzo laboratorio nel quale fare esperimenti... male che va ho del lievito che in origine non era calabrese ma è stato usato parecchie volte in calabria u.u Non ho capito perchè dici che il malto fatto in casa non ha lo stesso potere di quello industriale... alla fine se germogliano almeno il 90% dei grani gli enzimi dovrebbero essere prodotti in buona quantità... poi voglio fare una pilsner, quindi non ho grani nn maltati. ho usato il processo che ho visto fare alla birreria Hoegaarden... 36 ore in acqua cambiandola ogni 8 ore o anche meno, poi lavato bene e scolato bene, poi disteso per 5 giorni rigirandolo ogni 5-8 ore
  15. e' distico... pero' pensavo se il lavoraccio che dovro' fare ne varra' la pena e migliorera' il sapore