Modificare una ricetta


SimoneC92

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Buongiorno a tutti, 

sono giunto alla mia terza cotta da kit, dopo aver ottenuto risultati discreti dalla prima (inizialmente, paranoico come sono, non pensavo neanche si carbonasse o che uscisse fuori qualcosa di simile a una birra) e la seconda è in maturazione. A questo punto, volevo provare qualcosa di più "elaborato", e ho trovato sul web una ricetta di una CHINOOK PALE ALE con utilizzo di Dry Hopping. Il mio dubbio è molto semplice e ve lo espongo insieme alla ricetta:

Ricetta per 23 litri:  

_ John Bull India pale ale _

500 gr Spraymalt light _

600 gr destrosio monoidrato _

60 grammi Luppolo CHINOOK in dryhopping per tutta la durata della fermentazione _

Lievito US West Coast M44 oppure WLP090

Avrei il desiderio di non produrre 23 litri ma rimanere sui 12, e soprattutto l'estratto di malto John bull non è proprio facile da trovare a meno di spese di spedizione elevate. Mi chiedo perciò, se lo sostituissi con l'estratto di Malto per IPA della Brewferm (da 14l se non erro), secondo voi, quanto andrei ad alterare la birra finale? 

E seconda cosa, andando a modificare la quantità prodotta finale, posso tranquillamente ridurre gli ingredienti in proporzione? 

Grazie mille e buona domenica a tutti. 

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2 ore fa, SimoneC92 ha scritto:

60 grammi Luppolo CHINOOK in dryhopping per tutta la durata della fermentazione _

Praticamente ti resterebbe zero aroma (andato via cin la fermentazione) e rimarrebbe tutto erbaceo!! Il dry hopping si fa negli ultimi 5gg max di fermentazione!! Per il tipo di kit non ti posso aiutare non ne ho fatti di quello stile..

Modificare i volumi porta inevitabilmente a equilibrare il risultato finale!! Cosa ne esce?? Boh..!! Dipende da quanto lo modifichi!!

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Quindi ok, dry hopping solo nella fase finale. Mi chiedo però, tolti i nano malt, possibile che per provare qualche nuova cotta mi tocca fare 23l? Anche perché, non ci metterei la mano sul fuoco, ma dubito che si possa usare solo parzialmente un barattolo di malto liquido..

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1 ora fa, SimoneC92 ha scritto:

Quindi ok, dry hopping solo nella fase finale. Mi chiedo però, tolti i nano malt, possibile che per provare qualche nuova cotta mi tocca fare 23l? Anche perché, non ci metterei la mano sul fuoco, ma dubito che si possa usare solo parzialmente un barattolo di malto liquido..

Si lo puoi dividere rispettando le proporzioni con l'acqua.. ma poi il barattolo aperto lo butti!!! Quindi tanto vale usarlo tutto.. non só tu ma a me  14lt durano na settimana..:D.. e ne vale la pena tanto lavoro x la metà del volume?? Tanto il tempo di produzione é praticamente quasi identificato!!

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No ma più che altro era per una questione di esperimenti che volevo fare, provare piu birre, magari contemporaneamente evitando di produrre 50 litri a botta :D

Però in effetti dal punto di vista di efficienza economica e temporale sarebbe una scemenza.. Mi toccherá fare un grosso ordine su un sito cosicché da ammortizzare i costi

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15 minuti fa, SimoneC92 ha scritto:

Mi toccherá fare un grosso ordine su un sito cosicché da ammortizzare i costi

sai che non riesco a seguirti??

15 minuti fa, SimoneC92 ha scritto:

50 litri a botta :D

ma i kit sono da 23 o 14 o 9lt

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Si chiaro, però se voglio fare due birre contemporaneamente ad esempio, produrrei 46l, a meno che non trovo kit da 9 interessanti ma al momento per quello che mi interessava sperimentare, non ce ne sono.. per quanto riguarda i siti online, come ti dicevo ad es, per comprare il malto IPa jhon bull, lo trovo solo su un determinato sito (non so se posso fare nomi) che mi chiede 15 euro di spedizione a meno che non faccio un ordine di 65 euro.. 

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Secondo me ti conviene procedere in questo modo, fare contemporaneamente in due fermentatori la stessa birra, in uno segui alla lettera le istruzioni e nell'altro sperimenti nuovi aromi, solo così puoi avere le idee chiare se ha un senso modificare o meno.

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Ciao,

anch'io all'inizio avevo il tuo stesso dubbio... "23 lt sono tantissimi!... una volta fatti, quando li finirò se voglio sperimentare qualcosa?"

Risposta: 1 mese! 

Fra amici che "assaggia qua, senti qui"... e birretta serale dopo lavoro... stai tranquillo che non dura tantissimo.

Secondo me, ti conviene usare tutto il kit (non dividerlo) e al limite...

23 minuti fa, LucioSantus ha scritto:

fare contemporaneamente in due fermentatori la stessa birra, in uno segui alla lettera le istruzioni e nell'altro sperimenti nuovi aromi

seguire il consiglio di LucioSantus

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2 ore fa, SimoneC92 ha scritto:

Si chiaro, però se voglio fare due birre contemporaneamente ad esempio, produrrei 46l, a meno che non trovo kit da 9 interessanti ma al momento per quello che mi interessava sperimentare, non ce ne sono.. per quanto riguarda i siti online, come ti dicevo ad es, per comprare il malto IPa jhon bull, lo trovo solo su un determinato sito (non so se posso fare nomi) che mi chiede 15 euro di spedizione a meno che non faccio un ordine di 65 euro.. 

Senti ma, sperimentare per sperimentare, perchè non provi a fare un kit E+G??? secondo me ha più senso imparare quello piuttosto che "pasticciare" con i kit luppolati, così una volta imparata la tecnica hai decisamente margini più ampi e calcolati per personalizzare, non tutti quelli dell'All Grain, ma sicuramente è un netto passo avanti...su birramia ci sono gli E+G nano

Per come la vedo io i kit luppolati sono da fare così come sono, usando estratto secco invece dello zucchero, eventualmente zucchero candito con le belga. Se poi il kit lo conosci perchè già fatto e testato personalmente puoi valutare il dry hopping e/o la sostituzione del lievito

L'importante è scegliere kit di buona qualità e rispettare igiene e temepratura

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Simone..ho un'idea migliore...!! Tu fai tutte le prove con con kit da 23lt.. poi ci chiami e ti diamo una mano a finirl..  emh volevi dire giudicarli:D

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1 ora fa, Cristi4n ha scritto:

Senti ma, sperimentare per sperimentare, perchè non provi a fare un kit E+G??? secondo me ha più senso imparare quello piuttosto che "pasticciare" con i kit luppolati, così una volta imparata la tecnica hai decisamente margini più ampi e calcolati per personalizzare, non tutti quelli dell'All Grain, ma sicuramente è un netto passo avanti...su birramia ci sono gli E+G nano

Per come la vedo io i kit luppolati sono da fare così come sono, usando estratto secco invece dello zucchero, eventualmente zucchero candito con le belga. Se poi il kit lo conosci perchè già fatto e testato personalmente puoi valutare il dry hopping e/o la sostituzione del lievito

L'importante è scegliere kit di buona qualità e rispettare igiene e temepratura

Cristi4n io credo che prima di avventurarsi in E+G sia importante fasi un buon rodaggio con i kit che essendo più facili da realizzare ti consentono di ferrarti e affinare gli automatismi ed eventuali reazioni a problematiche. Dominare le procedure di sanificazione, raffreddamento, eventuale ossigenzazione, inoculo, controllo della temperatura, etc etc, è importante. Una volta che si è padroni dell'abc della birrificazione possiamo pensare di avventurarci in territori nuovi. Io sto birrificando da un anno, ho fatto una trentina di birre, tutte da kit, fino a che non avrò le idee chiare anche su eventuali migliorativi dei kit, mi riferisco a sostituire lo zucchero normale ed i lieviti in dotazione, non passerò a E+G

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1 ora fa, LucioSantus ha scritto:

Cristi4n io credo che prima di avventurarsi in E+G sia importante fasi un buon rodaggio con i kit che essendo più facili da realizzare ti consentono di ferrarti e affinare gli automatismi ed eventuali reazioni a problematiche. Dominare le procedure di sanificazione, raffreddamento, eventuale ossigenzazione, inoculo, controllo della temperatura, etc etc, è importante. Una volta che si è padroni dell'abc della birrificazione possiamo pensare di avventurarci in territori nuovi. Io sto birrificando da un anno, ho fatto una trentina di birre, tutte da kit, fino a che non avrò le idee chiare anche su eventuali migliorativi dei kit, mi riferisco a sostituire lo zucchero normale ed i lieviti in dotazione, non passerò a E+G

Mi trovo piuttosto d'accordo con te. In fondo è appena la mia terza birra, e mi sono accorto che avrei potuto migliorare molte cose nelle prime due, sia lato attrezzatura che lato comportamenti/reazioni a certi avvenimenti, quindi per farla breve non mi sento ancora pronto per E+G. 

1 ora fa, baccomax ha scritto:

Simone..ho un'idea migliore...!! Tu fai tutte le prove con con kit da 23lt.. poi ci chiami e ti diamo una mano a finirl..  emh volevi dire giudicarli:D

Notavo infatti che sei pure di Roma, se non temi di essere avvelenato, metto a disposizione il mio surplus di birra :D 

 

3 ore fa, LucioSantus ha scritto:

Secondo me ti conviene procedere in questo modo, fare contemporaneamente in due fermentatori la stessa birra, in uno segui alla lettera le istruzioni e nell'altro sperimenti nuovi aromi, solo così puoi avere le idee chiare se ha un senso modificare o meno.

Infatti penso che procederò cosi.. ho comprato cintura riscaldante e termostato, e ho a disposizione un vecchio frigo.. vorrei verificare la differenza tra una fermentazione "controllata" ed una a temperatura ambiente, oltre ad addentrarmi anche un po nel dry hopping per vedere se l'effetto mi soddisfa, avendo letto un po ovunque che ciò che ti lascia il dry hopping è piuttosto diverso dall'effetto della bollitura classica del luppolo

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2 ore fa, SimoneC92 ha scritto:

Notavo infatti che sei pure di Roma, se non temi di essere avvelenato, metto a disposizione il mio surplus di birra :D

ecco non avevo notato..!! aah Simò... dillo prima no!?!?B)

notavo la soluzione suggerita da Lucio.. ! in questo modo avrai i fermentatori mezi vuoti.. non è il massimo!! andrebbero riempiti x 2/3 x non esporre troppo il mosto ad ossidazione.. ma magari x una prova può andar bene , ma in futuro farei diversamente.

si il dry hoppin da solo aroma alla birra e non amaro come avviene nella bollitura!!

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Si Pomezia in realtà ma a Roma praticamente ci lavoro ed esco, quindi ci vivo :D

Comunque ho comprato due secchi a chiusura ermetica da 15l che trasformerò in fermentatori, quindi per lo spazio vuoto dovrei essere apposto se decidessi di splittare

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6 ore fa, LucioSantus ha scritto:

Cristi4n io credo che prima di avventurarsi in E+G sia importante fasi un buon rodaggio con i kit che essendo più facili da realizzare ti consentono di ferrarti e affinare gli automatismi

Guarda, secondo me bisogna solo prendere coraggio e buttarsi...e+g non è che sia così tanto difficoltoso rispetto ai kit luppolati...poi chiaramente bisogna sentirsi pronti ed è soggettivo.

Adesso non ho testa per via di altri iimpegni, ma se le cose mi vanno come penso a febbraio sono tentato di fare la 1' cotta AG, sempre con l'idea di lanciarsi e rompere gli indugi.

Chiaramente mi sono studiato un po' di libri

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21 ore fa, SimoneC92 ha scritto:

Mi trovo piuttosto d'accordo con te. In fondo è appena la mia terza birra, e mi sono accorto che avrei potuto migliorare molte cose nelle prime due, sia lato attrezzatura che lato comportamenti/reazioni a certi avvenimenti, quindi per farla breve non mi sento ancora pronto per E+G. 

Notavo infatti che sei pure di Roma, se non temi di essere avvelenato, metto a disposizione il mio surplus di birra :D 

 

Infatti penso che procederò cosi.. ho comprato cintura riscaldante e termostato, e ho a disposizione un vecchio frigo.. vorrei verificare la differenza tra una fermentazione "controllata" ed una a temperatura ambiente, oltre ad addentrarmi anche un po nel dry hopping per vedere se l'effetto mi soddisfa, avendo letto un po ovunque che ciò che ti lascia il dry hopping è piuttosto diverso dall'effetto della bollitura classica del luppolo

Secondo me sulle temperature c'è poco da sperimentare, i lieviti lavorano all'interno di range specifici e ciascuno dà il meglio di se in un range particolare, basta chiedere ai birrai esperti e loro sanno già a quale temperatura con un lievito ed uno stile di birra specifico è meglio attestarsi. Tutti dicono che migliorare i kit sia possibile usando malto al posto dello zucchero e zucchero candito per certi stili di birra. Una volta che mi/ci siamo fatti una idea precisa del sapore "fondamentale" allora possiamo sperimentare aromi alla ricerca di retrogusti particolari. Ne butto giù una, io ho idea che la carrruba possa sposarsi bene con le birre belghe e le bock, qualcuno ha già provato e può dirmi se la cosa ha un suo perchè?

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18 ore fa, baccomax ha scritto:

ecco non avevo notato..!! aah Simò... dillo prima no!?!?B)

notavo la soluzione suggerita da Lucio.. ! in questo modo avrai i fermentatori mezi vuoti.. non è il massimo!! andrebbero riempiti x 2/3 x non esporre troppo il mosto ad ossidazione.. ma magari x una prova può andar bene , ma in futuro farei diversamente.

si il dry hoppin da solo aroma alla birra e non amaro come avviene nella bollitura!!

No baccomax, intendo con i fermentatori riempiti il giusto, ovviamente raddoppiando i kit previsti per pochi litri di birra.

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54 minuti fa, LucioSantus ha scritto:

No baccomax, intendo con i fermentatori riempiti il giusto, ovviamente raddoppiando i kit previsti per pochi litri di birra.

Ok

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1 ora fa, LucioSantus ha scritto:

qualcuno ha già provato e può dirmi se la cosa ha un suo perchè?

una volta ho bevuto una una ale tipo abbazia con le carrube, non era male, ma non ricordo chi la facesse, italiano cmq...personalmente però non è il mio gusto e resto un filo-bavarese sulla birra, Reinheitsghebot tutta la vita!!! vota e fai votare könig ludwig!!!:lol::lol::lol: 

Penso si possano ottenere profili simili usando malti speciali tipo carafa, chocolate ecc...

Poi chiaramente i gusti sono gusti, ma io morirò purista ...

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3 ore fa, LucioSantus ha scritto:

Secondo me sulle temperature c'è poco da sperimentare, i lieviti lavorano all'interno di range specifici e ciascuno dà il meglio di se in un range particolare, basta chiedere ai birrai esperti e loro sanno già a quale temperatura con un lievito ed uno stile di birra specifico è meglio attestarsi. Tutti dicono che migliorare i kit sia possibile usando malto al posto dello zucchero e zucchero candito per certi stili di birra. Una volta che mi/ci siamo fatti una idea precisa del sapore "fondamentale" allora possiamo sperimentare aromi alla ricerca di retrogusti particolari. Ne butto giù una, io ho idea che la carrruba possa sposarsi bene con le birre belghe e le bock, qualcuno ha già provato e può dirmi se la cosa ha un suo perchè?

No diciamo che lato temperature vorrei semplicemente fare una cotta "come si deve" quindi cercando di controllare la T in un range minimo.. A proposito, ma qualcuno mi sa dire se le cinture riscaldanti sono efficaci??

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2 minuti fa, SimoneC92 ha scritto:

No diciamo che lato temperature vorrei semplicemente fare una cotta "come si deve" quindi cercando di controllare la T in un range minimo.. A proposito, ma qualcuno mi sa dire se le cinture riscaldanti sono efficaci??

Che io sappia chi usa le cinture riscaldanti ne è soddisfatto, piuttosto chiedi ai birrai esperti a che temperatura va lo stile di birra che preferisci, io che amo le belghe mi hanno consigliato di farle fermentare nella tumultuosa a 18° e dopo un paio di giorni salire gradatamente di temperatura per far lavorare tutti i lieviti residui, a dire il vero mi comporto cosi con tutte le birre che faccio che sono tutte con un gran corpo.

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Ok grazie! Mi sta venendo un dubbio a riguardo: dato per assunto che la userò nella prossima cotta, (credo un imperial ipa Muntons con dry hopping, ho gia fatto l'ordine), nel momento in effettuerò priming porterò le bottiglie ad una temperatura ambiente per la carbonazione, con tutti gli eventuali sbalzi del caso, non riuscendola a mantenere costante.. Ma questo, a paragone con la fermentazione, quanto impatta sulla birra finale? É marginale l'effetto di una T non proprio costante o addirittura ha effetto solo sulla carbonazione? 

Ogni secondo che passa mi viene una domanda, perdonatemi :D

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Simone io nelle prime birre non sapevo che la carbonazione come la fermentazione ha bisogno di temperature specifiche, e riponevo le birre in un ambiente della casa che in estate arrivava anche a 32° e d'inverno nel periodo più freddo si aggirava sui 15°, ma la fortuna ha voluto che sia andato tutto bene comunque. Ora sono più attrezzato e mi posso permettere una carbonazione a temperatura controllata. Per cui io ti direi di non preoccuparti per le temperature di carbonazione, troppo freddo allungherà i tempi e troppo caldo li accorcerà, ma non credo che in casa ci siamo temperature che siano un problema per la carbonazione. In teoria un risalire del caldo può far ripartire la fermentazione, ma in pratica non credo che una birra faccia da un'estate all'altra. :D:D:P

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20 ore fa, SimoneC92 ha scritto:

No diciamo che lato temperature vorrei semplicemente fare una cotta "come si deve" quindi cercando di controllare la T in un range minimo.. A proposito, ma qualcuno mi sa dire se le cinture riscaldanti sono efficaci??

Sono efficaci..! Comunque una coibentatina la farei comunque..,  con del pulieretano o dei pile o coperte...!! Anche con la stagione estiva che avanza non só se dovrai preoccuparti di piu a rinfrescare:o

Per le temperature il discorso è molto variabile... dallo stile al lievito dai gusti personali alla necessità di strigliare il lievito x raggiungere la fg!! Belga e saison le fermentate a 25/26/27° partendo da 23/24° un tumultuosa..!! Cercando di tirare su il giusti livello di esteri voluto!!

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