Nanobarbuto Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 Curiosando e scartabellando il webbe mi sono imbattuto nella birra al mosto di vino...per uno sperimentatore come me potete solo immaginare lo stupore e l'immediata voglia di saperne di più, Qualcuno di voi ha provato questa birra? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'uomoluppolo Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 da quello che so e dal poco che ho potuto scoprire....devi spremere dei grappoli di uva....farne restringere il succo ottenuto fino al 50% e farlo maturare in bottiglia per circa 6 mesi....senza lieviti ne altro, poi fai labirra e durante la fermentazione aggiungi nel fermentatore il succo-mosto di uva che avevi lasciato a riposare nelle bottiglie....questa è una breve sintesi, spero di non aver detto delle castronerie Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nonindifferente Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 Le IGA oramai sono una moda (lasciami passare il termine) dei birrai italiani, da quando il BJCP ha sancito nell'appendice questo Italian Style, anche se ce ne sono alcune produzioni illustri di birre con mosto di vino in commercio da un bel pò (vedi Barley, Loverbeer etc). Noi Homebrewers abbiamo leggermente anticipato i tempi dato che non abbiamo interessi commerciali ed appunto per questo motivo si è provato negli ultimi anni a sperimentare questo "stile" in tutte le salse (o in tutti i mosti)! Ad ogni modo dipende dal risultato che vuoi raggiungere ma ad esempio c'è chi utilizza la sapa (mosto cotto), chi utilizza le vinacce, chi ancora non utilizza il lievito ed usa quello derivante dalle aggiunte di mosto e chi infine fa partire la fermentazione con un lievito neutro e poi inserisce il mosto con le bucce. La più gettonata (a mio avviso) è aggiungere il mosto senza sedimenti alla fine della bollitura (tipo spezia per intenderci). Io purtroppo non ho mosto a disposizione (e non credo che oramai se ne trovi più in giro) altrimenti farei una IGA ben volentieri. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
morrison Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 Si chiama IGA ( Italian Grape Ale ) e si aggiiunge il 20% circa di mosto pastorizzato nel travaso...... cerca sul web e troverai la strada. Auguri Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'uomoluppolo Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 l'importante è che nell'etichetta della tua IGA non ci metti una EFFE davanti....... anche perchè l'ho detto prima iooooooooooooo! 1 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
morrison Inviata 2016 Novembre 30 Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 okkei.... ci metto solo la EFFE .... ma grandeeeeeeeeeeee !!! :lol: 1 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nanobarbuto Inviata 2016 Novembre 30 Autore Segnala Share Inviata 2016 Novembre 30 Bhe questo ovviamente e un progetto a lungo termine optavo (dato la mia vicianza con luoghi tipo Montecarlo di lucca,Bulgheri ecc ) di fare vare sperimentazioni...tra cui una al mosto di rosso di Montalcino la mia idea e di usare il mosto fresco (filtrato) in bollitura + acini spremuti (non vinaccia ma solo gli acini) sia in bollitura che nel fermentatore (magari nella seconda fse dove la gradazione alcolica dovrebbe impedire infezioni) secondo voi e valida? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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