Macinatura Fine O No... Finalmente Ho Verificato...


Alex

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Ciao a tutti...

Dopo varie letture in giro su come aumentare l'efficienza del proprio impianto, vari dubbi e divagazioni mentali, per mia curiosità, ho voluto indagare e magari quantizzare quanto in effetti la macinatura del malto possa influire sull'efficienza di estrazione degli zuccheri....Ieri sera, visto il tempo infausto, armato di '2 di tutto' ho quindi eseguito il seguente esperimento :

- Ho messo a bagno maria 2 vasi 4 stagioni da 2 litri, ciascuno riempito con 1 Lt d'acqua e portati a 50 gradi.

- Immesso in ciascuno 300g di malto, 'G', macinato grossolano ( tipo macinatura che viene offerta con l'acquisto del malto ) ed 'F', che ho macinato più fine, ma con trebbie ancora ben definite.

- Portato il Ph di entrambi gli infusi 'G' ed 'F' ad un 5.3 e sono andato ad una temperatura di 65 gradi.

 

- previsto di attendere 45 minuti, mentre entrambi i mosti venivano rimescolati in equal modo ogni circa 3 minuti.

 

- Dopo circa 30 minuti, sembrava che il mosto 'G' fosse già a quasi completa conversione degli zuccheri ( prova dello iodio ), mentre 'F' risultava avere ancora abbondanti zuccheri da convertire, e decido quaindi che 'F' determinerà l'inizio del Mash Out per entrambi. Questo però mi dà già un indizio sul fatto che forse 'F' ha più materiale disciolto da convertire.

 

- dopo 50 minuti, faccio un Mash Out a 75 gradi, ed estraggo ( tramite grain bag usato come filtro all'imbocatura ) stessa quantità di liquidi sia da 'G' che da 'F' ( sinceramente della limpidezza me ne frega poco, e le 'polveri' mi risultano bene o male uguali per entrambi ).

 

- eseguo un lavaggio trebbie immettendo esattamente un altro litro di acqua a 76 gradi ad entrambi, agito per 5 minuti, ed estraggo ancora.

 

- Mi fermo esattamente al riepimento di 2 brocche da 1,5 Litri per entrambi e lascio raffreddare bloccando ogni via di evaporazione delle brocche e lascio riposare alcune ore, in modo da non avere 'polveri' che posano influire sulla misura.

Il risultato del test alla fine è il seguente : OG 'G' = 1035, OG 'F' = 1043, dandomi finalmente una misura quantificabile, anche se non magari precisissima, dell'incremento di efficienza data da una macinazione più fine del malto, che risulta in questo caso essere di circa il 20%...

 

Circa il risultato torbidità, dopo 18 ore di 'deposito', i 2 mosti erano nettamente comparabili, e, dal risultato delle trebbie ( usando io un bazooka ), non mi sembra dovrei avere problemi di filtraggio, anche se lo proverò alla prossima cotta...

 

Spero che questi dati magari servano a qualcuno che si chiedeva le mie stesse cose...

 

sempre che il mio test sia attendibile... :P

 

Alex

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Io ho la pentola mash motorizzata , quindi non ho problemi con le farine .... unica palla che hai un po' di scarto TRUB in più ...e rischia sempre di intasarmi il filtro bazooka ..... ho optato per un travaso a caldo, ma l'efficienza è maggiore !

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Ciao a tutti...

 

Dopo varie letture in giro su come aumentare l'efficienza del proprio impianto, vari dubbi e divagazioni mentali, per mia curiosità, ho voluto indagare e magari quantizzare quanto in effetti la macinatura del malto possa influire sull'efficienza di estrazione degli zuccheri....Ieri sera, visto il tempo infausto, armato di '2 di tutto' ho quindi eseguito il seguente esperimento :

 

- Ho messo a bagno maria 2 vasi 4 stagioni da 2 litri, ciascuno riempito con 1 Lt d'acqua e portati a 50 gradi.

- Immesso in ciascuno 300g di malto, 'G', macinato grossolano ( tipo macinatura che viene offerta con l'acquisto del malto ) ed 'F', che ho macinato più fine, ma con trebbie ancora ben definite.

- Portato il Ph di entrambi gli infusi 'G' ed 'F' ad un 5.3 e sono andato ad una temperatura di 65 gradi.

 

- previsto di attendere 45 minuti, mentre entrambi i mosti venivano rimescolati in equal modo ogni circa 3 minuti.

 

- Dopo circa 30 minuti, sembrava che il mosto 'G' fosse già a quasi completa conversione degli zuccheri ( prova dello iodio ), mentre 'F' risultava avere ancora abbondanti zuccheri da convertire, e decido quaindi che 'F' determinerà l'inizio del Mash Out per entrambi. Questo però mi dà già un indizio sul fatto che forse 'F' ha più materiale disciolto da convertire.

 

- dopo 50 minuti, faccio un Mash Out a 75 gradi, ed estraggo ( tramite grain bag usato come filtro all'imbocatura ) stessa quantità di liquidi sia da 'G' che da 'F' ( sinceramente della limpidezza me ne frega poco, e le 'polveri' mi risultano bene o male uguali per entrambi ).

 

- eseguo un lavaggio trebbie immettendo esattamente un altro litro di acqua a 76 gradi ad entrambi, agito per 5 minuti, ed estraggo ancora.

 

- Mi fermo esattamente al riepimento di 2 brocche da 1,5 Litri per entrambi e lascio raffreddare bloccando ogni via di evaporazione delle brocche e lascio riposare alcune ore, in modo da non avere 'polveri' che posano influire sulla misura.

 

Il risultato del test alla fine è il seguente : OG 'G' = 1035, OG 'F' = 1043, dandomi finalmente una misura quantificabile, anche se non magari precisissima, dell'incremento di efficienza data da una macinazione più fine del malto, che risulta in questo caso essere di circa il 20%...

 

Circa il risultato torbidità, dopo 18 ore di 'deposito', i 2 mosti erano nettamente comparabili, e, dal risultato delle trebbie ( usando io un bazooka ), non mi sembra dovrei avere problemi di filtraggio, anche se lo proverò alla prossima cotta...

 

Spero che questi dati magari servano a qualcuno che si chiedeva le mie stesse cose...

 

sempre che il mio test sia attendibile... :P

 

Alex

 

Non so se serve, però io ri macino il malto anche in E+G, senza portarlo a farina però comunque con tutti i grani rotti grossolanamente. L'unica differenza (solo visiva) che ho trovato riguarda il maggior sedimento nel fermentatore e un po più di torbidezza iniziale forse dovuto al maggior passaggio delle farine fini attraverso il filtro, per il risultato finale non saprei che dire, non avendo elementi di confronto. Comunque "psicologicamente" mi da l'impressione di ottenere un mosto più ricco.

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Faccio A-G ed avevo constatato anche io questo miglioramento nelle ultime cotte, forse il 20% è ottimistico ma un 10% circa è ragionevole in quanto la media della efficenza che era sul 68% mi è arrivata al 75%.

Nessun problema di aumento torbidezza e sicuramente un buon sparge aiuta molto.

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Faccio A-G ed avevo constatato anche io questo miglioramento nelle ultime cotte, forse il 20% è ottimistico ma un 10% circa è ragionevole in quanto la media della efficenza che era sul 68% mi è arrivata al 75%.

Nessun problema di aumento torbidezza e sicuramente un buon sparge aiuta molto.

35/43=0.81 ovvero 1035 è l'81% di 1043 ciò sta a significare che ha estratto il 19% in più.

Ennesima dimostrazione che una macinatura fine, entro limiti ragionevoli per il filtraggio, permette di aumentare l'efficienza di estrazione

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Ragazzi, io ho provato.

Misurata densità di acqua di rubinetto, il densimetro segna 996 (tarato male?)

 

Aggiunto un cucchiaio scarso di farina setacciata e mescolata bene all'acqua : densità 1012

 

Quindi una differenza di ben 16 punti.

 

Atteso un pó per vedere se cambiava qualcosa, pare che la densità scenda man mano che la farina si deposita per decantazione sul fondo. Dopo 5 minuti segna 1010.

Modificato da armandocardone
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in realtà la densità si prende dal filtrato e dalla pentola di bollitura che di farina non dovrebbe contenerne o al limite contenerne veramente poca. La farina si ferma sul letto di trebbie durante il ricircolo nella fase iniziale di sparge,se si ha la pazienza di ricircolare a sufficienza

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La densità o viscosità dei fluidi varia in funzione del tipo di fluido e della temperatura in cui si trova, ora parlare di acqua noi siamo soliti pensare che si tratta della normale H2O, ma in realta in essa sono disciolti sali minerali, e schifezze varie che comunque se anche in minima parte fanno variare la viscosità da acqua a acqua (e la rendono potabile). Ecco che quindi va da se che sostanze immesse nel fluido variano la sua viscosità iniziale, nell'esempio di armandocardone, un cucchiaino di farina mescolata ha spostato di poco la densità, però se avesse continuato ad aumentare farina aggiunta sarebbe arrivato ad una viscosità/densità così alta che il densimetro non sarebbe stato capace di immergersi dentro (es la massa del pane). Quindi la presenza di zuccheri disciolti, come la presenza di farine in sospenzione, e tutto ciò che stà sta a bagno contribuisce a variare la densità del fluido.

Credo che sia difficile da stabilire (se non a livello chimico) se da una macinatura fine si estraggono più zuccheri rispetto ad una macinatura grossolana, proprio perchè la lettura della densità sarà falzata dalla presenza maggiore di polveri in sospenzione (anche se filtrate), un buon metodo ma sicuramente approssimativo sarebbe quello di ripetere l'esperimento con i due malti a macinature differenti, estrarre gli zuccheri e misurare la loro densità dopo molte ore di decantazione, l'ideale sarebbe poco prima dell'inizio della fermentazione spontanea senza lieviti, prelevando il fluido da misurare vicino alla superfici, al centro del contenitore e non vicino al fondo o alle pareti. ;)

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La densità o viscosità dei fluidi varia in funzione del tipo di fluido e della temperatura in cui si trova, ora parlare di acqua noi siamo soliti pensare che si tratta della normale H2O, ma in realta in essa sono disciolti sali minerali, e schifezze varie che comunque se anche in minima parte fanno variare la viscosità da acqua a acqua (e la rendono potabile). Ecco che quindi va da se che sostanze immesse nel fluido variano la sua viscosità iniziale, nell'esempio di armandocardone, un cucchiaino di farina mescolata ha spostato di poco la densità, però se avesse continuato ad aumentare farina aggiunta sarebbe arrivato ad una viscosità/densità così alta che il densimetro non sarebbe stato capace di immergersi dentro (es la massa del pane). Quindi la presenza di zuccheri disciolti, come la presenza di farine in sospenzione, e tutto ciò che stà sta a bagno contribuisce a variare la densità del fluido.

Credo che sia difficile da stabilire (se non a livello chimico) se da una macinatura fine si estraggono più zuccheri rispetto ad una macinatura grossolana, proprio perchè la lettura della densità sarà falzata dalla presenza maggiore di polveri in sospenzione (anche se filtrate), un buon metodo ma sicuramente approssimativo sarebbe quello di ripetere l'esperimento con i due malti a macinature differenti, estrarre gli zuccheri e misurare la loro densità dopo molte ore di decantazione, l'ideale sarebbe poco prima dell'inizio della fermentazione spontanea senza lieviti, prelevando il fluido da misurare vicino alla superfici, al centro del contenitore e non vicino al fondo o alle pareti. ;)

perfetto, finalmente una spiegazione seria, affidabile e precisa

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