alfabeta

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  1. Aggiungi fermentabili scuri ( ovvio ) e qualche cucchiaio di lattosio. Attenzione a non trasformarla in un passito
  2. Durante la fermentazione si crea una "corrente di bollicine di co2 "che sale verso l'alto, trascinandosi il fermenti. È ciò dipende dal lievito e dalla temperatura. anche nella bassa f., ma è molto più contenuta ....
  3. Io ho fatto usato due bustine una volta sola per evitare problemi di temperatura, come consigliava la ricetta. Non ho notato nulla, se non una fermentazione più vivace e breve delle attese. Ho fatto in un paio di occasioni lo starter con il lievito in dotazione e soprattutto con og elevate ho ottenuto buoni risultati ugualmente.
  4. Anch'io , mai avuto problemi. Lavo bene con spugna e acqua calda, poi varechina a spruzzo e risciacquo, asciugo e ripongo. Al prox utilizzo sanifico con bisolfito.
  5. In effetti anche quando le indicazioni danno tempi più brevi, 30 - 40 gg credo siano comunque necessari. Quando si imbottiglia, due o tre Camparini come test possono essere utili per monitorare senza sprecare troppo.
  6. Il sifone medio lo trovi su io ho preso quello grande per pescare in damigiane senza rubinetto, e mi trovo benissimo. Per la pulizia uso due concentrazioni di candeggina : 0,5%er plastiche e attrezzi, 1% per bottiglie mie. 1,5% se sono di recupero. ma poi risciacquo tutto con acqua e poco bisolfito .
  7. Infatti , pensavo anch'io che lo 0 18 fosse più preciso ma limitato .... mi domandavo più l utilità delle tre scale, ma poi per evitare di farmi troppe menate a quest'ora, ho preso un 0-32, così lo userò in famiglia per la vendemmia .
  8. Abituato al mio Fedele densimetro, deciso a continuare in e+g, preso dall'aria natalizia, mi sono molto incuriosito per rifrattometri e phtester, ma non saprei quale prendere, soprattutto per i rifrattometri : 0-18. 0-32. Tripla scala ? Grazie a tutti
  9. dovrebbe, visto che il mosto che travasi contiene comunque lieviti, quindi continua a fermentare. All'imbottigliamento la fermentazione è sopita perchè mancano i fermentabili, il priming la riaccende, 2 settimane a temp. di fermentazione - carbonazione - e poi a temperatura di cantina, fermentazione ferma o ridotta al limitissimo. Io farei anche piccole bottigliette di test - 150 ml, se carbonazione vigorosa da subito, cerca posti più freddi....
  10. ho visto cose che voi umani ... fermenti vivi bruciare nella Costellazione barriccata di Orione ..... eh eh, venerdi sera tiratissimo. Scherzi a parte , la mia prima birra, una bitter, l'assaggio all'imbottigliamento mi manda in depressione, una vera schifezza, ma poi il forum mi consiglia di attendere .... e dopo tre mesi, al passaggio di fratelli, cognati e parenti, ne rimase solo il ricordo. (altre invece , cattive all'inizio, cattive o mediocri alla fine) Pazientare pazientemente.
  11. Credo di aver capito a quale ricetta ti riferisci. Se non hai mai prodotto Porter, ma ami le birre corpose, scure e non troppo carbonate, forse ti conviene produrre il kit cosi com'è e poi rifarlo sulla base del pregresso, sia luppolato o in E+G. Non è detto che una b. molto corposa piaccia più di un'altra più beverina o piu "leggera". Citando Kuaska, non esiste la birra ma "le birre". Le scaglie di quercia danno aromi e sentori barriccati tipici di birre invecchiate in fusti di legno, ma ci sono scaglie più o meno tostate, piu o meno scure. Io ho sempre usato per il priming destrosio, anche meno del previsto, se programmavo una lunga maturazione, serve solo alle bollicine e a facilitare la maturazione, ma la birra credo sia ormai fatta
  12. amante delle birre scure corpo e quasi lisce, non mi sono mai posto il problema piu di tanto. all'inizio facevo due travasi, ora solo quello pre-imbottigliamento a fg stabile, fermentando in vetro. Le temperature notturne ora lo consentono: stacco il riscaldatore un gg. prima poi imbottiglio e conservo i lieviti. Per la limpidezza, togliendo la birra dal frigo e versandola nel bicchiere, risulta essere limpida fino a raggiungere il livello del fondo, poi si agita e intorbidisce. fatto per me sostanzialmente accettabile.
  13. Ovviamente il vetro ha bisogno di maggior attenzione nel maneggio, ma stiamo parlando di damigiane da 34Ltr, con vestito in plastica, dotate di maniglie ..... peso 4/5 Kg. Il vetro viene utilizzato nella conservazione di bevande alcoliche da ... parecchi lustri, pensiamo alle pregiatissime bottiglie di vini battute nelle piu famose aste internazionali! E' più resistente ai detergenti dell'inox, non si macchia, e solo se la bocca è stretta necessita di scovolino apposito. Resiste all'acqua calda ( ovviamente devo essere attento alla velocità dello sbalzo termico). Forse non è facile trovarlo a bocca larga in tutti i formati (adatto alla conservazione delle olive, ciliegie, ecc ecc. ) ne applicargli un rubinetto - io uso il sifone - ma a parte questo lo trovo un'ottima soluzione. Con il filo riscaldante inserito nel "vestitino" mi lavora anche nella stagione fredda.
  14. Stai aggiungendo piu lievito - lo starter lo moltiplica - e già in piena attivazione. Quindi fermentazione più rapida e meno prolungata. Per birre complesse, con elevate OG o a temperature limite, lo starter è vivamente consigliato. I residui sono lieviti vivi ma "stanchi" e cellule morte, il travaso ne elimina la maggior parte, e attenua il sentore olfattivo. Il lievito che rimane in sospensione si riduce man mano la fermentazione si completa, anche se non vengono mai tolti del tutto, nota il sedimento piu o meno presente nelle bottiglie quando le stappi.
  15. Il problema è che il mosto caldo, soprattutto quando vicino a 22°, è facilmente attaccabile da lieviti e agenti esterni che lo trovano particolarmente appetibile. Ora uso una serpentina fatta da me in tubo di rame diam.12cm ( su youtube trovi molti video, in particolare una double worth chiller ) . ovviamente devi regolarla su diametro e altezza della pentola che usi. Prima usavo questo metodo: 3Ltr acqua sul fuoco, a comparsa bollicine, inserisco mosto luppolato e malto liquido scaldati. Giro bene per evitare il caramello. Ebollizione per 1 min, - ma pare che non sia necessario perche è tutto sigillato . Poi pentola in lavandino in acqua fredda. Nel frattempo metto nel fermentatore 10 Ltr acqua a t.amb. 18-20, vuoto il mosto sceso a 70/65 c° e aggiusto con acqua giacciata da frigo.
  16. dipende non solo dalla frequenza o dall'usura, fattori importanti. ma anche dal volume di birra prodotta. Per quantità maggiori di 23 litri l'acciaio diventa una scelta quasi obbligatoria, ma per i classici 23 Ltr la plastica è sicuramente più economica e sostituibile, anche se 2 anni mi sembra un tempo lunghissimo. Io sto provando con il vetro. Ho trovato due damigiane da 25Lt (collo largo) e 34Lt collo stretto. Senza rubinetto ovviamente ma con travasatore a sifone. La prima ha tracimato nella fermentazione, quindi credo adatta per piccole quantità. ma la seconda sta facendo egregiamente il suo lavoro. ...
  17. Ho provato anch'io, forse non troppo convinto a d usare il freezer. Quanto lo lasci fuori dal freezer prima di usarlo ? lo rinfreschi ? e se si prima o dopo il frezzer?
  18. il pane in foto è da circa 600 gr di farina e 300 di acqua. per il lievito ho usato un recupero da una dark-ale e ho messo 2 bei cucchiai di levito sedimentato (non liquido ma quasi in pasta, dopo lavaggio). Ma come sapete, temperatura e tipo di farina sono variabili importanti. Per la farina miscelo 1/2 farina di pane nero 1/4 di segale e 1/4 integrale. Impasto e lascio lievitare almeno una notte nello stampo della MdP. Se va bene la lievitazione (temperatura ambiente , ora più fredda, cuocio nella macchina per 45 min - prog. sola cottura. Ho provato la cottura a forno ma è più laboriosa e comunque la MdP è soddisfaciente. Rispetto alla Pasta madre e ancorpiù al lievito di birra. trovo questa soluzione più aromatica. https://postimg.org/image/dwbiqtoyt/ https://postimg.org/image/kli26uaat/
  19. Lo stile tripel é ben carbonato, oltre che alcolico. Quindi se vuoi rispettare lo stile lascia tutto così, ma se come me non ami birre troppo carbonate , allora togli qualcosa. Io però, con quelle quatitá , mi preparerei anche un paio di piccole bottigliette (gingerini) per assaggiarle durante la maturazione
  20. Sardo di adozione ma padano della bassa di nascita. Galeotta fu l'estate del 90 .... sacra si per il porcetto ma anche terra di innumerevoli brassatori, casalinghi e non. ... si, non mi posso lamentare. Quoto sicuramente anche Radagast, amo molto le birre maltate
  21. Anche a me piace la tipologia che cerchi. Il pregio/difetto dei kit è che sono kit, completi o quasi e sbilanciarli si fa alla svelta. Metto il lattosio per attenuare l'amaro ma poi metto fave di cacao che ..... perché non provi con una Porter poco carbonata e con poco malto in più ?
  22. Quindi ha alzato la gradazione e attenuato l'amaro ? Mi sa che ci provo anch'io.
  23. Se prevedi una lunga maturazione, forse conviene abbassare il priming per evitare troppa carbonazione nel medio lungo termine. Attento al dosaggio delle spezie, perché la maturazione le esalta, la quantità è poca, tempo fa ho trasformato una Wiesbaden in una "limonata"
  24. Bello leggere storie a lieto fine. Però ero curioso della birra "grigia".....