lorenz

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  1. @gb33 Il pH, non l'ho misurato... Il mio dubbio è che secondo la reazione di conversione da etanolo a acido acetico, ad opera degli acetobacter da come composto intermedio prima della formazione dell'acido acetico... l'acetaldeide, solo che questa secondo quello che si legge dovrebbe avere un sentore di mela verde non solvente... per cui probabilmente i batteri acetici non ci hanno nemmeno lavorato nella mia birra. Pensa che furbescamente l'ho buttata sul prato... risultato... ha bruciato persino l'erba!!
  2. Hai perfettamente ragione... Infatti il mio primo esperimento è fallito... La coltura di batteri acetici con aggiunta di vino rosso (avevo aggiunto appena la patina superficiale alla birra) ha dato luogo ad una copertura totale quasi oleosa... solo che nessun accenno acetito... ma un terreibile odore di solvente... direi quasi simile alla vernice. Non sono ancora riuscito a spiegarmi la cosa visto che lo starter aveva proprio l'odore acetico... Forse il sottoscala dove tenevo la damigiana era già contaminato da altro, oppure nella birra ho risvegliato i bretta (ancora presenti). Alla fine ho buttato 1,5 litri di birra, adesso riproverò ancora cercando in qualche modo di "scartare" le variabili ambientali, cambiando l'ubicazione della damigiana ma sopratutto cercando di creare un piccolo starter con la birra in modo da monitorare l'attività senza sacrrificare inutilmente altra birra. Forse questo procedimento più cauto potrà farmi ottenere risultati soddisfacenti, comunque in questo campo si ha sempre qualcosa da imparare e le variabili sono moltissime... almeno spero di imparare dagli errori
  3. Eh eh... gb... per il momento brancolo un po nel buio... Come procedimento quello che servirebbe è la madre dell'aceto (cosa che al momento non ho), praticamente è uguale alla patina che si forma sulla superficie delle nostre birre acide e che consiste nel substrato nel quale proliferano i batteri acetici. Solo che a differenza del nostro caso, questa specie di "frittella" è molto più compatta Si potrebbe provare con una contaminazione dall'aria (come sto cercando di fare io) bisogna coprire la damigiana riempita a metà o poco meno solo con una garza e lasciarla prendere aria, le temperature estive sono adatte alla proliferazione. Solo che la formazione della madre avviene in tempi molto lunghi pari a quelli delle fermentazioni spontanee. Per ora ho provato ad aggiungere alla birra un po di aceto che avevo a casa sul cui fondo si sono formati delle specie di filamenti (il guaio è che gli aceti che utilizziamo sono sottoposti a pastorizzazione) per cui non sono ben sicuro della natura di questi filamenti. L'idea mi è venuta sopratutto dal fatto che la mia Oud Bruin non mi piaceva molto... e cercando ho saputo che alcuni birrifici producono anche aceto. Adesso a 2 settimane nessuno spunto acetico... solo profumo di frutta (anche perchè la birra a subito un passaggio con frutta tipo more, lamponi in fermentazione). Se riuscissi a mettere le mani su questa benedetta madre, sarebbe tutto più facile (questa viene messa nel vino che si dovrebbe acetificare, oppure altra soluzione sarebbe utilizzare una parte di aceto non pastorizzato proveniente da acetaia artigianale da usare a mo di starter). In realtà il figlio di una conoscente dei miei genitori produce aceto a casa... non vedo l'ora di incontrarlo e forse "scroccare" un pezzo di madre.... la vedo dura però visto che chiedere una cosa simile sarebbe come andare a Cantillon e cercare di arraffarsi una parte dei loro Brett. Alcuni che fanno l'aceto, ho sentito che hanno madri centenarie, che si tramandano da generazioni visto che questa se ben accudita può "vivere in eterno". Penso sia più facile ottenere in "dono" dell'aceto ricco di batteri... vedrò di essere abbastanza ruffiano...
  4. Bellissima foto gb E' da un pezzo che non ci si sente... Io sto tentando un piccolo esperimento, che per ora non ha dato i risultati sperati... (almeno attendo... che arrivino), l'acetificazione dell' Oud Bruin che ho prodotto... (nel senso che spero di ottenere un aceto decente). Però sembra che questi benedetti batteri acetici non siano molto collaborativi... nulla si muove (per ora). Che te ne sembra come idea?? ci hai mai pensato? Ciao Lorenz.
  5. Ciao a tutti! Proporrei se qualcuno è interessato un vero e proprio baratto Posseggo dei rizomi appena espiantati dalla mia pianta di Fuggle che ha 4 anni. Questi sono stati già invasati e già germogliati, con foglie in formazione. Se qualcuno ha dei rizomi scambierei con altre varietà che non siano Cascade. Sono della zona di Como. Scambio a mano... ovviamente non posso spedirli perchè in vaso... Alcune foto: http://img705.imageshack.us/img705/1859/im...immagine172.jpg http://img267.imageshack.us/img267/1484/im...immagine171.jpg http://img837.imageshack.us/img837/9398/im...mmagine170k.jpg Cerco comunque in zona Como...o limitrofi Ciao a tutti
  6. Ciao gb33 Sarà che ho un periodo di ripensamento sulle fermentazioni spontanee... dati i risultati non propriamente positivi che ho ottenuto... Pensavo che forse un luppolo invecchiato di un anno come il mio, che ha mantenuto alcune delle caratteristiche originali, un certo agrumato dato che è in parte anche cascade, ma con anche particolarità di aromi che variano da una specie di terroso/stantio (non ha il caratteristico odore formaggioso di un surannè... per intenderci...). Possa essere forse utilizzato per produzioni "particolari", ancora standard... Infondo se la Xiaoiu prodotta da baladin (che ho recentemente assaggiato) è una birra volutamente ossidata e invecchiata... potrei "lanciare" la birra con luppolo ossidato... che dici?
  7. infatti dovrebbe essere il contrario (cioè come dici tu) il liquido con densità minore è sempre in superficie...
  8. @ gb33 Complimenti davvero! Anche se non hai proprio ottenuto il risultato da te sperato.. Il colore mi sembra bellissimo! Ciao Lorenz.
  9. Cavolo gb33... il mio dopo un anno è ancora un po verdino e giallognolo/marroncino non è ancora arrivato a quel livello di marrone Chissà se lo utilizzero mai... certo è già fuori stile visto che è un blend di luppolo autocoltivato Cascade/Fuggle... 2 anni fa ad una fiera di prodotti biologici e erboristeria, c'era una signora che nel suo stand vendeva prodotti erboristici, tisane ecc.. e aveva anche delle bustine con del luppolo... bello marroncino! Allora io pensando all'utilizzo birraio ovviamente ho pensato: "Va sta disgraziata... cerca di propinare del luppolo ossidato!" Inve mi sa che vendeva luppolo suranné... boh in questo caso forse si sarebbe salvata dal linciaggio che le stavo preparando...
  10. Ciao a tutti! Ho in progetto una ricetta nella quale utilizzare assieme a dei luppoli americani che già posseggo. Non ho ancora niente di definito, ma ho stabilito alcuni punti che vorrei rispettare, OG:1070 IBU: 70 Premetto che questa birra sarà prodotta in E+G Non ho in mente uno stile particolare (anche perchè probabilmente sarebbe di difficile collocazione). La mia domanda, prima di stendere la ricetta riguardava essenzialmente l'abbinamento di luppoli americani (che posseggo), in connubio con spezie come ad es. pepe o zenzero, pimento, la mia intenzione sarebbe quella di fondere un profilo agrumato, tipico dei luppoli americani con sapori piccanti. Questi sono i luppoli che ho: Amarillo 7.9 aa% Centennial 9.6 aa% Simcoe 12.2 aa% Magari potrebbe sembrare una follia... ma vorrei se possibile raccogliere qualche parere, per stabilire se la cosa è fattibile, o già tentata da altri. Siccome mi sono accorto che quasi mai utilizzo spezie e che queste potrebbero aggiungere complessità al prodotto finale. Altro punto cruciale sarebbe dato dal lievito (sicuramente ad alta) sul quale ho alcuni dubbi, cioè se scegliere un profilo pulito oppure optare su ceppi che siano propensi alla produzione di esteri. Ciao e grazie a tutti P:S Sicuramente le indicazioni che mi sono prefissato sono proprio scarse, ma effettivamente parto con questa ricetta con una sorta di "tabula rasa". Ciao Lorenz.
  11. Io solitamente utilizzo l'aceto per pulire il controflusso... certo l'operazione non è così semplice... poi dopo aver eliminato gli ossidi gli do una bella passata con il vaporetto per venti minuti o quasi. Prima gli inietto l'aceto, lo lascio un po all'interno del tubo in rame e poi lo elimino pompando aria da un compressore, fino a che l'aceto non esce più verde. Poi lo passo a lungo con il vapore sia da un capo sia dall'altro.
  12. Ciao a tutti!! Avrei una curiosa domanda per chi ha visitato il birrificio di Cantillon o altri che producono birre a fermentazione spontanea... Siccome spesso sul web vedo immagini di botti contrassegnati da lettere e numeri. L'indicazione sulle botti corrisponde ai mesi di maturazione? http://2.bp.blogspot.com/-1fi86opjwhM/TVk9...00/DSCN7483.JPG Ciao Lorenz.
  13. Grazie Adesso provo con il lievito che possiedo, magari qualcosa riesco ad ottenere... Faccio la prova su una bottiglia. Ciao Lorenz. Oh, sia chiaro, 1 grammo di lievito per 20/25 litri di birra. Non mi prendo la responsabilità di essere l'autore della tinteggiatura color birra delle pareti di casa tua. Se metti un grammo in una bottiglia non otterrai delle atmosfere di pressione, ma dei kilotoni di potenza... Tranquillo...!! Non ti riterrò responsabile di nessuno spiacevole incidente! Cavolo sembra di parlare di una bomba atomica.... Oppure una cosa tipo fatto di cronaca: "Casa sventrata da un esplosione... causa probabile cartone di birre sovracarbonatate.." Terrò comunque presente, anche perchè non mi sono mai cimentato nell'aggiunta di lievito fresco al momento dell'imbottigliamento.
  14. Grazie Adesso provo con il lievito che possiedo, magari qualcosa riesco ad ottenere... Faccio la prova su una bottiglia. Ciao Lorenz.
  15. Il calcolo per il priming l'ho fatto qui: http://www.tastybrew.com/calculators/priming.html
  16. lorenz

    Carbonatazione Barley Wine

    Ciao a tutti! Spero di non tediarvi con um post forse troppo dibattuto... che riguarda appunto la carbonatazione. Ho appena imbottigliato una Barley Wine, Batch size: 20 litri, OG: 1100 (forse anche di poco superiore), brassata con il metodo AG. Fermentata per 4 settimane con FG:1030 (praticamente inchiodata...) Imbottigliata con 5 gr/lt. Me la ritrovo completamente sgasata, anche se sono appena passate le classiche 2 settimane dall'imbottigliamento, ho paura che il lievito dato il grado alcolico sia deceduto e non sia in grado di compiere il suo lavoro. Anche se conosco le tempistisiche, la birra in questioneè molto buona, ma mi sembra alquanto dolciastra,e oserei dire quasi viscosa, e non avendo mai sfiorato OG tanto alte, mi chiedevo se la carbonatazione possa protrarsi per un tempo più lungo o debba aver saltato un passaggio forse l'aggiunta di lievito fresco. Ora sottomano, non ho alcun lievito secco, ma solo una busta di lievito ad uso enologico. Secondo il vostro parere, sarebbe una follia stappare una bottiglia, aggiungere il suddetto lievito e aspettare altro tempo?? Attendo pareri... Grazie a tutti! Lorenz.
  17. lorenz

    help! Lievito

    Ciao Solitamente non si effettua starter per i lieviti liquidi, in quanto il numero di cellule è sufficiente ad una corretta fermentazione. Solitamente si procede ad uno starter quando si utilizzano lieviti liquidi, è indicato per le confezioni da 50 ml, questo serve ad aumentare la "popolazione" di lieviti, oppure anche in caso di cotte con OG alte è indicato. I lieviti secchi solitamente si reidratano, cioè si fa bollire una minima parte di acqua (quella che ci sta in una tazzina (io metto anche un cucchiaino di zucchero sciolto nell'acqua, giusto per valutare l'attività del lievito, cioè se è vitale), si fa raffreddare l'acqua fino ad arrivare a 20°C che è la temperatura di inoculo del lievito, fatto questo si scioglie il lievito secco nell'acqua e lo si mescola (io utilizzo sempre lo stesso cucchiaino che è stato passato nell'acqua bollente in modo che sia sanificato), copri la tazzina con una pellicola o con carta argentata, quando vedrai una buona formazione di schiuma, allora è il momento di inocularlo nel mosto. P.S: Il lievito non si riattiva all'istante, per cui puoi aspettare una decina, quindici minuti, basta non avere fretta e aspettare che si riattivi completamente poi inoculare.
  18. Ciao Effetivamente ho provato, la tenuta è buona, però per sicurezza metterei anche la gabbietta metallica. Unico difetto... non sono molto belli a vedersi i tappi a fungo di plastica... vuoi mettere con dei tappi a corona ovviamente di dimensioni maggiori...!! ciao Lorenz.
  19. Non c'è da stupirsi... Infondo anche le birre a fermentazione spontanea, contengono in almeno un periodo del processo di produzione, anche dei batteri enterici ma che poi scompaiono con l'aumentare del pH. Il procedimento che ho visto nel video sembra simile a quello per produrre la Sathi. Almeno nell'utilizzo del recipiente di legno e nell' uso delle foglie come filtro. Ora anche io avrei dei dubbi ad assaggiare una birra del genere, più che altro visto le temperature africane, favoriranno maggiormente microrganismi non troppo "simpatici"...
  20. Ciao Complimenti per la pazienza... Io penso di non riuscire ad aspettare così tanto per la mia, cercando nel web non ho trovato informazioni precise, nemmeno nel BJCP. Dice solo carbonatazione media, magari questo potrebbe esserti utile: http://www.realbeer.com/spencer/Belgian/ou...in-brewing.html Fa una menzione in cup of sugar per quanto riguarda la carbonatazione, ma non indica i volumi precisi. Io starei sui 5 grammi litro. ciao Lorenz.
  21. Per una weiss non è contemplato l'uso di alcun tipo di spezia... se vuoi stare nello stile di riferimento...
  22. Non saprei, quella dolce potrebbe starci bene. Per una weiss non mettrei altre spezie ma potresti aggiungere +/- un 500gr di frumento non maltato. il frumento non maltato cosa dar� in termini di prodotto finito alla birra? Ho ordinato le bucce d'arancia amara e il coriandolo per due ricette,per� mi avanzeranno sicuramente molti grammi di queste 2 spezie...sapete consigliarmi alcuni stili o generi di birra in cui poterli aggiungere cos� da non lasciarli inutilizzati?! Sicuramente potresti utilizzare coriando e bucce d'arancia amara per una wit
  23. Ciao Secche... Se vuoi provare, naturalmente devi avere delle arance non trattate, poi con un pelapatate le speli portando via meno bianco possibile (il bianco infatti è amaro, quindi va scartato), come risultato si hanno delle sottili strisce di buccia, che secano molto velocemente, poi puoi utilizzarle. Ti conviene metterle una volta essiccate, in un barattolo di vetro chiuso... Ti assicuro che il profumo è intensissimo... altro che quelle che si comprano
  24. Erboristeria... ma non ti assicuro la qualità del prodotto.... e prezzi sicuramente superiori. Una volta ho preso della buccia di arancia dolce... era più il bianco che il resto... Ho risolto con delle arance non trattate, che ho pelato eliminando il bianco.
  25. Ciao Probabilmente l'alcool è in gran parte evaporato... anche se fosse finito nel fermentatore cosa che ritengo alquanto remota.... non ci sarebbe nessun problema. Pensa che a me ci è finita dell'acqua ossigenata... però io avevo fatto l'errore di schiacciare il fermentatore per controllare la tenuta.... alcune volte si fanno anche questi erroracci banali Eppure sono ancora qui a raccontarlo... Per preferenza personale io preferirei metterci l'alcool oppure l'acqua ossigenata... Non è che mi piaccia molto quella sostanza chiamata meabisolfito...