Buongiorno a tutti,
sono veramente felice di essermi iscritto al Forum,sono un neofita che è giunto a questo hobby completamente per caso,
essendomi imbattuto un giorno sul sito di Birramia e da lì il passo è stato breve e mi sono da subito appassionato.
Ora mi rivolgo a voi da principiante per un dubbio che riguarda il Priming...
attualmente sto facendo un'IPA E+G(Volumi di CO2 1,5-2,3)la domanda è questa:
qual è la temperatura che si deve tenere in considerazione quando si vuole ricavare il dato di CO2 presente nel mosto?
La stanza dove tengo il fermentatore è a 20/21°C,mentre il fermentatore(almeno nei primi giorni di fermentazione)era a
24°C,in rete ho trovato un sito (di cui non ricordo il nome ma da cui ho scaricato la tabella degli stili di birra(circa 23-i principali)
con relativi Volumi di CO2,dice che si deve fare riferimento alla temperatura MASSIMA raggiunta durante la fermentazione;
il libro"La Tua Birra Fatta in Casa"riporta:"...la temperatura da considerare per determinare il livello di saturazione,e
quindi la CO2 presente,è il valore più elevato fra la temperatura alla quale si è svolta la PARTE FINALE della fermentazione e
quella alla quale si sta imbottigliando:Es. se si è terminata la fermentazione a 10°C portando poi la temperatura a 20°C
per imbottigliare,si dovranno considerare 20°C.Lo stesso accade se,viceversa,si è fermentato a 20°C e si sta imbottigliando
a 10°C".
Ora la parte finale della mia IPA è di solito alla stessa temperatura che ho in camera,cioè 20-21°C,quindi prendo questa come valida o i 24°C di temperatura massima raggiunta nei primi giorni di fermentazione?
P.S- Nel caso(come penso)fosse di 24°C,come va interpretato il passo di Bertinotti & Faraggi?
Ringrazio tutti anticipatamente